2021.10.17. Domenica, ore12. Rosella Fanelli. Danza indiana. Capranica, Villa-Buzi

Concerto del Centro Musicale Internazionale (Ce.M.I.)

“RACCONTI DEL CORPO E DELL’ANIMA”

Concerto – Spettacolo di Musiche e Danze dell’India
a cura di
Rosella Fanelli                                           

con i Musicisti
Manish Madankar
Valerio Bruni

Presentazione

Il Racconto in sanscrito è chiamato Katha e i Kathaka erano poeti-danzatori itineranti che narravano storie epiche e mitologiche dell’antica India, avvalendosi di forme creative quali la musica, la danza, la poesia. L’archetipo del viaggio, nella biografia di Rosella Fanelli, ha avuto un ruolo fondamentale tracciandone la storia personale sin dai suoi esordi; esso diviene fiamma ardente al punto tale da spingerla a ‘ricercare’ in luoghi molto lontani, fino in India!

La performance qui proposta, vuole essere un invito per lo spettatore a rivivere e assaporare i propri sentimenti, attraverso le movenze della danza Kathak e dei suoni melodiosi dei Raga indiani.

PROGRAMMA della Performance

“L’oceano della vita è il samsara, a volte rappresentato come una grande Ruota. Dal suo scorrere sono trasportati gli esseri che, di vita in vita, vagano e soffrono, alla ricerca della liberazione dalle continue rinascite”.

“DANZA SACRA IN SANSCRITO: SHIVA VANDANA”

Invocazione al dio Shiva, il distruttore dell’Universo nella Trimurti hindu che include Brahma (il creatore) e Vishnu (il conservatore). Come signore del tempo presiede all’incessante dinamica ciclica creazione-annientamento-rigenerazione, il cui ritmo è scandito dalla sua danza cosmica. È venerato anche come divino asceta, androgino, accompagnato dalla sua Shakti, simbolo dell’energia femminile.

“DANZA KATHAK TRADIZIONALE”

Danza Kathak, stile di teatro-danza del Nord-India, che narra le storie attraverso la gestualità delle mani, i movimenti corporei e la mimica del volto e degli occhi. Il repertorio è legato sia alla tradizione epica hindu sia a quella islamica. La parte ritmica è accompagnata dalle percussioni

(Tabla) che riproducono numerose sonorità creando un gioco timbrico particolare con recitazione dei bols , parole onomatopeiche del complesso ritmo hindustani.

La parte espressiva Abhinaya, affidata al viso, agli occhi della danzatrice, costituisce un elaborato codice di gestualità e geometrie corporee, intricati passi e raffinate mimiche del volto. 

TABLA SOLO” (Manish Madankar)

Coppia di tamburi chiamati anche Dayan e Bayan che indicano rispettivamente il tamburo piccolo a Destra e quello più grande a Sinistra. La musica indiana è molto basata sulla parte ritmica ed esiste un vasto panorama di percussioni con relativi differenti tamburi. In particolare Tabla si collega all’India del Nord al genere musicale hindustani. Le piccole bols ritmiche sono trasmesse oralmente con l’uso di sillabe mnemoniche onomatopeiche e rappresentano i diversi colpi che il musicista con abile diteggiatura, batte sui due tamburi. Ogni repertorio è frutto di una particolare scuola o gharana. Il solo di Tabla vuole essere un display di virtuosismi di forme musicali codificate nella tradizione come Theka, Kayada, Rela, Peskar, Gat. Le varie combinazioni di questi elementi apportano raffinatezza estetica alla performance con le diverse sfumature e colori, evocando immagini e sentimenti. Di solito vi è un altro strumento che fa da sottofondo (harmonium, sarangi, santur) che funge da bordone, mentre il tablista si diletta in improvvisazioni estemporanee. In questa performance è il Santur di Valerio Bruni che riveste questo ruolo di metronomo e ha la funzione di tenere il tempo ritmico, ripetendo una scala fissa di note chiamata Lehera, in Raga in Bhupal Todi. 

“DANZA DEVOZIONALE IN HINDI: MIRA BHAJAN”

Mirabai, poetessa mistica esponente della Bhakti, Principessa Rajastana, si dedicò, fin da bambina, all’esclusivo servizio del dio Krishna. Per lei, matrimonio, vedovanza, persecuzioni da parte della famiglia acquisita, le passarono accanto senza distrarla dalla fervente devozione per Krishna. Tentarono di ucciderla per ben tre volte fino a che, per sfuggire alle persecuzioni, divenne un’asceta itinerante. Non c’è da meravigliarsi se Mira definisce amante il suo Krishna, che ricambia pienamente il suo amore, al punto da portare Mira, attraverso il canto, la danza, la poesia nell’estasi mistica.

“RAGA GUJARI TODI “
con Valerio Bruni e Manish Madankar
Composizione Sufi del M° Gianni Ricchizzi

 Raga è la struttura modale della musica indiana, che traduce attraverso le note gli stati emotivi dell’essere umano. In genere ogni Raga è collegato a una particolare stagione o ora della giornata. La composizione di solito inizia con una Alaap (esposizione iniziale della melodia senza accompagnamento delle percussioni) e poi segue con accompagnamento ritmico, generalmente in un crescendo del Tempo chiamato Laya, che si indica con i termini Vilambit Laya (lento), Madhya Laya (Medio), Drut Laya  (Veloce). In particolare questo Raga è melodioso si riferisce alla tarda mattinata e induce a uno stato d’animo premuroso pieno di attenzioni affettuose che arrivano dritte al cuore.

ARTISTI IN SCENA

ROSELLA FANELLI (Danza Kathak/Coreografia)

Esponente della danza classica indiana stile Kathak. Consegue il ‘Praveen’ (Master) Gold Medalist presso istituto Prayag Sanghit Samiti di Allahabad, e il ’Nipun’ (Master) presso Istituto accademico di Musica e Performing Arts Bhatkhande di Lucknow, in India. Approfondisce in generale lo studio delle Arti sceniche indiane (Teatro, Canto, Percussioni-Tabla). In Italia fonda la Scuola Kathak Italia a Viterbo per la diffusione dell’estetica artistica indiana. Maestra di Yoga con Diploma dal Vivekanada Mahila College, Delhi University. Docente dal 2008 di Danza Kathak e Arte Scenica, presso il Dipartimento Musiche Tradizionali del Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, collabora attivamente con Ambasciata dell’India a Roma. 

MANISH MADANKAR (Tabla)

Percussionista dell’India, ha conquistato il livello di classificazione per “All India Radio”, si è esibito in Asia e molti paesi europei tra cui l’Italia. Ha accompagnato artisti internazionali in India, Russia, Cina, Singapore e in Svizzera. Di recente ha partecipato al Summer Festival a Roma. Allievo del M° Pandit Sandesh Popatkar della Delhi e Farukkabad Gharana e del M° Pandit Yogesh Samsi della Punjab Gharana. Ha conseguito il Master nello strumento Tabla, presso l’Università di Khairaghar. Attualmente è docente di Tabla in Italia presso il Conservatorio “A. Pedrollo “di Vicenza, nell’ambito delDipartimento di Musiche Tradizionali Extraeuropee a indirizzo indologico.

VALERIO BRUNI (Santur, Bansuri)

Dopo un’intensa esperienza nello studio del canto come tenore lirico-leggero iniziata nel 2000, prosegue dal 2013 la sua ricerca personale e artistica con frequenti viaggi in India, dove approfondisce la pratica di varie discipline fino all’incontro, a Varanasi, con la musica classica indiana. È allievo del M° Gianni Ricchizzi, fondatore del Centro di Musica Indiana Saraswati House, con cui studia il Santur, nello stile khyal, e recentemente la Vicitra Vina, nello stile Dhrupad.

La sua ricerca lo sta portando attualmente anche ad approfondire il repertorio mistico Sufi delle tradizioni medio-orientali attraverso il santur e la voce. Diplomando in “Tradizioni Musicali Extraeuropee ad indirizzo indologico” presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, ha partecipato a seminari/lezioni con i maestri: H. Chaurasia, R. Sanyal, S. Rao Kevaley, A. Nanda, A. Mishra, S. Gyawali, M. Madankar, L. Squillari, B. Zoletto. Partecipa nel 2021 all’incisione dell’album di musica tradizionale Sufi della Turchia “Rameshgar” con l’Ensemble Dargah diretta da Tito Rinesi.

 

Posted on: 17/10/2021Franco Carlo Ricci

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